La storia di quella signora di piccola virtù che giustificò la nascita di un bambino fuori dal matrimonio dicendo “ma in fondo è così piccolo” è un evergreen anche in tempi di libertinismo. Mi è venuta in mente ieri leggendo, a p. 21 della Repubblica, l’articolo di Liana Milella sulle tesi del segretario dell’ANM Giuseppe Cascini, “che va a un convegno […] per sostituire il presidente dei giudici Luca Palamara”, e “fa un lungo ragionamento sulla riforma, che si riduce sulle agenzie a una frase che, alle 13 e venti, scatena il putiferio" :una frase, si potrebbe dire, “così piccola” rispetto alla lunghezza del ragionamento.
Nella pagina successiva, però, a proposito delle notti di Arcore “spunta anche un video-hard”, come recita il titolo. Si tratta di “un filmato File Img, durata 00’01, e viene ripreso un atto sessuale completo”, peraltro “risultando impossibile identificare i soggetti interessati”, come riportano dal brogliaccio dei questurini, senza commenti e con apprezzabile rigore filologico, Piero Colaprico ed Emilio Randacio. Anche l’atto sessuale “completo”, se consumato in un secondo, è “così piccolo”. Senza dire che se “i soggetti interessati” fossero identificabili uno dei due al massimo potrebbe essere indagato per ejaculatio praecox, fenomeno diffuso, ma (per ora) non penalmente rilevante.
LUIGI COVATTA
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