
Sfumando le tante ipotesi fantasiose spesso frutto di riflessioni “ante
noctem” nel web, l’attuale legge elettorale ci consiglia per le future elezioni
di presentare dopo un ventennio finalmente i nostri candidati nelle liste con
il simbolo del PSI. Questo è un dato dal quale bisogna partire e che dovrebbe
convincere tutti : furbi, meno furbi, contestatori e scettici.
Per trasparenza di pensiero però, occorre ricordare a tutti i
nostri tesserati e simpatizzanti che, le regole ma soprattutto la partita delle
prossime politiche noi non la giochiamo in prima persona, visto che proprio
quelle regole del gioco fondamentali direi, in questo momento le scrivono
altri.
Si spera che al più presto ABC troveranno l’intesa su una legge
elettorale che possa finalmente ridare il voto agli italiani, scongiurando però,
e di questo non si è certi, forzature antidemocratiche dell’ultimo minuto e
delle quali non mi stupirei: vedi alla voce porcellum e legge elettorale delle
europee del 2009 con sbarramento al 4%, quest’ ultima posta in essere soltanto
per evitare agibilità politica a tutte le forze politiche e dividere la torta
dei finanziamenti pubblici in pochi.
Ora la domanda da porsi è unica, ma essenziale per la nostra
sopravvivenza politica ed antropologica: se la legge elettorale cambiasse con
un eventuale soglia di sbarramento molto alta diciamo al 5%, cosa farà il PSI ?
Se questa sciagurata ipotesi diventasse realtà, eviterei la sindrome dello
sfogatoio o uno scoramento generale con conseguente richiesta di congressi
straordinari o anatemi da rivoluzione giacobina, perché sempre come ricordato
prima le regole non le scriviamo certamente noi, ma anzi le subiamo.
Facendo gli scongiuri, se la legge elettorale sarà cambiata, uno
dei tanti obiettivi sarà ovviamente quello di penalizzare i piccoli partiti, e
se fosse così, allora consiglierei almeno per una volta a tutti i compagni di
abbandonare lo spirito anarchico e contestatore presente nel dna di tutti noi
socialisti, per fare delle riflessioni serie e concrete.
Occorrerà infatti costruire una mero cartello elettorale con altre
forze, perché come tutti i sondaggisti ci indicano da sempre il PSI ha una
forbice di crescita che in Italia non supera il 3%, evitando folli corse in
solitario per mero spirito autodistruttivo.
Inoltre dobbiamo essere maturi nel capire che se regole saranno
truccate nuovamente, bisognerà capire che la mera alleanza a sinistra del Pd
dovrà essere un esercizio di sopravvivenza, non un atto di disonore, sempre se
non decidiamo di farci cancellare dai grandi partiti che in virtù del voto
utile nient’ altro aspettano che fagocitare tutti, Vendola incluso anch’esso in
difficoltà dopo i recenti cali di consenso.
Nei prossimi mesi dobbiamo rimanere uniti, lo dobbiamo alla nostra
storia, lo dobbiamo a noi stessi che da anni ci battiamo con passione
infaticabile, lo dobbiamo anche ai nostri amministratori che grazie ai loro
voti, un umile ed instancabile lavoro sul territorio hanno permesso in questo
quinquennio di non chiudere per sempre la porta di Piazza S. Lorenzo in Lucina.
Evitiamo le tifoserie chiassose e le contrapposizioni sterili
fatte di personalismi, che nulla hanno a che vedere con la visione politica che
da sempre ci contraddistingue, decidiamo insieme cosa fare e salviamo la
cultura socialista e l’ unico partito che in Italia la rappresenta, sono convinto che il
tempo sarà galantuomo nei nostri confronti e potremo scrivere insieme una nuova
pagina per in nostro Paese.
Veritas filia temporis.
Luigi Iorio
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