giovedì 21 giugno 2012

ELEZIONI 2013

Siamo ufficialmente entrati in pieno clima campagna elettorale in vista delle prossime politiche. Il fermento è evidente sui mezzi di stampa, in Parlamento, e nelle segreterie dei partiti, tranne nelle intenzioni dei cittadini dalla politica delusi e disincantati. Mai come questa volta la confusione regna sovrana sia in termini di alleanze, sia in termini di prospettive future, evidente colpa di una attuale classe dirigente usurata da un ventennio di discutibili scelte politiche, ma anche a causa di una crisi economica e sociale che non sembra arretrare e per la quale nessuno riesce a trovare una soluzione strutturale. Una cosa però è certa, dopo l’ ultima direzione del PD, il popolo della sinistra avrà primarie aperte di coalizione ed i socialisti un proprio candidato, questo mi sembra un buon inizio.
Sfumando le tante ipotesi fantasiose spesso frutto di riflessioni “ante noctem” nel web, l’attuale legge elettorale ci consiglia per le future elezioni di presentare dopo un ventennio finalmente i nostri candidati nelle liste con il simbolo del PSI. Questo è un dato dal quale bisogna partire e che dovrebbe convincere tutti : furbi, meno furbi, contestatori e scettici.
Per trasparenza di pensiero però, occorre ricordare a tutti i nostri tesserati e simpatizzanti che, le regole ma soprattutto la partita delle prossime politiche noi non la giochiamo in prima persona, visto che proprio quelle regole del gioco fondamentali direi, in questo momento le scrivono altri.
Si spera che al più presto ABC troveranno l’intesa su una legge elettorale che possa finalmente ridare il voto agli italiani, scongiurando però, e di questo non si è certi, forzature antidemocratiche dell’ultimo minuto e delle quali non mi stupirei: vedi alla voce porcellum e legge elettorale delle europee del 2009 con sbarramento al 4%, quest’ ultima posta in essere soltanto per evitare agibilità politica a tutte le forze politiche e dividere la torta dei finanziamenti pubblici in pochi.
Ora la domanda da porsi è unica, ma essenziale per la nostra sopravvivenza politica ed antropologica: se la legge elettorale cambiasse con un eventuale soglia di sbarramento molto alta diciamo al 5%, cosa farà il PSI ? Se questa sciagurata ipotesi diventasse realtà, eviterei la sindrome dello sfogatoio o uno scoramento generale con conseguente richiesta di congressi straordinari o anatemi da rivoluzione giacobina, perché sempre come ricordato prima le regole non le scriviamo certamente noi, ma anzi le subiamo.
Facendo gli scongiuri, se la legge elettorale sarà cambiata, uno dei tanti obiettivi sarà ovviamente quello di penalizzare i piccoli partiti, e se fosse così, allora consiglierei almeno per una volta a tutti i compagni di abbandonare lo spirito anarchico e contestatore presente nel dna di tutti noi socialisti, per fare delle riflessioni serie e concrete.
Occorrerà infatti costruire una mero cartello elettorale con altre forze, perché come tutti i sondaggisti ci indicano da sempre il PSI ha una forbice di crescita che in Italia non supera il 3%, evitando folli corse in solitario per mero spirito autodistruttivo.
Inoltre dobbiamo essere maturi nel capire che se regole saranno truccate nuovamente, bisognerà capire che la mera alleanza a sinistra del Pd dovrà essere un esercizio di sopravvivenza, non un atto di disonore, sempre se non decidiamo di farci cancellare dai grandi partiti che in virtù del voto utile nient’ altro aspettano che fagocitare tutti, Vendola incluso anch’esso in difficoltà dopo i recenti cali di consenso.
Nei prossimi mesi dobbiamo rimanere uniti, lo dobbiamo alla nostra storia, lo dobbiamo a noi stessi che da anni ci battiamo con passione infaticabile, lo dobbiamo anche ai nostri amministratori che grazie ai loro voti, un umile ed instancabile lavoro sul territorio hanno permesso in questo quinquennio di non chiudere per sempre la porta di Piazza S. Lorenzo in Lucina.
Evitiamo le tifoserie chiassose e le contrapposizioni sterili fatte di personalismi, che nulla hanno a che vedere con la visione politica che da sempre ci contraddistingue, decidiamo insieme cosa fare e salviamo la cultura socialista e l’ unico partito che  in Italia la rappresenta, sono convinto che il tempo sarà galantuomo nei nostri confronti e potremo scrivere insieme una nuova pagina per in nostro Paese.
Veritas filia temporis.
Luigi Iorio





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