mercoledì 9 marzo 2011

IL NOSTRO LETTORE IDEALE

Due anni fa, quando misi mano alla nuova serie di questa rivista, avevo in mente persone come lui. Non in quanto collaboratore (era già malato). In quanto lettore. Francesco Barocelli infatti rappresentava per me l'idealtipo del pubblico a cui volevo rivolgermi. Da giovane era stato il sindaco socialista di Noceto, vicino Parma. Poi aveva seguito la sua vocazione di storico dell'arte: sempre con discrezione, benchè professionalmente fosse tanto apprezzato da aver meritato, qualche anno fa, la segnalazione di Flavio Caroli come "miglior critico dell'anno" nella classifica del "Giornale dell'Arte".
Dal 1983 era funzionario del Comune di Parma, e solo negli ultimi anni aveva avuto l'opportunità di  intrecciare il suo lavoro con la sua vocazione, quando gli era stato chiesto di riordinare e dirigere la Pinacoteca Stuard, una delle tante perle nascoste della sua città.
Come molti di noi, invece,  dopo lo scioglimento del PSI non aveva avuto l'opportunità di proseguire nel suo impegno politico. E se ne rammaricava, insodddisfatto com'era dell'offerta politica  della seconda Repubblica. Era un compagno che non aveva niente da chiedere (a me non aveva mai chiesto niente neanche quando occupavo posizioni di potere nel suo campo professionale). Voleva solo poter continuare a discutere coi suoi e nostri compagni qualunque fosse stata la scelta da ciascuno operata nella "diaspora". Perciò era il nostro lettore ideale. Ed ora che è morto a soli 58 anni questa rivista ha perso un lettore.
LUIGI COVATTA

Nessun commento:

Posta un commento